Una guida breve su come dare supporto ai tuoi artisti e creatori locali:
1. Pensa al tipo di opera d’arte che ti piacerebbe vedere nei tuoi spazi di casa, togliendo quel poster appeso durante l’università 2. Esplora la scena artistica della tua zona; le botteghe artigiane, gli atelier, gli eventi, i mercati 3. Sfrutta i social nella ricerca di opere originali 4. Acquista un’opera d’arte! 5. Racconta la tua esperienza ad amici, familiari, sconosciuti su internet.
Lentamente, le barriere e le inibizioni che circondano l’acquisto della propria arte e l’avvio di una collezione personale stanno evaporando, man mano che il mercato dell’arte online diventa uno spazio sempre più accessibile e trasparente.
Internet può essere un amico delle arti, come abbiamo visto negli ultimi due anni. Online è possibile partecipare attivamente o passivamente ad incontri con curatori e artisti, svolgere visite virtuali degli spazi espositivi e conoscere l’opinione di altri appassionati più o meno esperti. Gli aspetti commerciali non hanno seguito una strada diversa, e qui entra in gioco una nuova piattaforma dedicata alla vendita online di arte giovane e indipendente: Artoose.
Allontanandosi dai classici white cube delle gallerie fisiche, dal nepotismo e dalle serate a base di prosecco e frivolezze, Artoose si impone come un nuovo spazio dematerializzato, digitale e concentrato sulla promozione e vendita delle creazioni di artisti intraprendenti.
La piattaforma non richiede una quota d’ingresso agli artisti, promuovendo l’accessibilità e un incontro trasparente tra domanda e offerta, in un ambito caratterizzato da forte asimmetrie informative, dove il prezzo è spesso un mistero. Lanciata ad aprile 2021, Artoose si tramuta in un marketplace aperto ad entrambe le parti, dove venditore e compratore si possono confrontare apertamente. Non vale più la regola sex sells, ma transparency sells.
Abbiamo bisogno di ulteriori forme di visibilità se siamo interessati a ciò che la prossima generazione di artisti sta creando, esibendo e vendendo. Nel ruolo di mediatore tra artista e acquirente, Artoose crea un ponte verso coloro che sono interessati al mondo dell’arte ma non sanno da dove iniziare, più precisamente un pubblico giovane e interessato all’acquisto di opere d’arte, che non si accontenta più della classica cornice bianca dell’Ikea. Finora la piattaforma ha settanta artisti iscritti, provenienti da tutta Italia.
Ho scambiato due chiacchiere con Maria Antonietta Testa, una dei fondatori di Artoose, per parlare della nascita della piattaforma, del mercato online e di come intende dare supporto sia agli artisti sia ai clienti.
Come funziona Artoose?
Artoose è un marketplace per artisti indipendenti. Gli artisti creano gratuitamente quello che può essere definito il loro e-commerce personale attraverso il nostro portale. Infatti, in questa pagina hanno la possibilità di aggiungere le loro opere, la loro biografia, di decidere in autonomia i prezzi e tutto quello che riguarda la vendita della loro arte. Per quanto riguarda Artoose, il nostro ruolo è quello di assistere gli artisti in tutti gli aspetti logistici, e su richiesta offriamo loro delle consulenze personalizzate. Quando un cliente o collezionista acquista un’opera, sta acquistando direttamente dall’artista e alle condizioni decise dall’artista. Le opere quindi arrivano direttamente dagli atelier ai collezionisti, ma allo stesso tempo noi ci assicuriamo che tutto proceda nel modo più veloce e sicuro possibile organizzando logisticamente la spedizione, così da assicurare sia al cliente finale che all’artista il massimo della sicurezza.
Com’è nato Artoose? Avete visto un bisogno nel mercato dell’arte?
Artoose è nato dalla voglia di avvicinare il mondo dell’arte a un target più giovane. Ci siamo resi conto che per i giovani dai 30 ai 40 anni acquistare delle opere per se stessi, per la propria casa o da regalare è sempre più complicato. Le gallerie d’arte risultano luoghi inospitali e inaccessibili per un millennial, ma è certo che l’interesse di questo settore di pubblico nei confronti dell’arte non è calato, anzi è più attivo che mai. Per questo motivo è nato Artoose, un luogo dove l’arte è vicina a tutti: più semplice per gli artisti – in particolare per chi non vive nelle grandi città e quindi non ha la fortuna di frequentare i classici eventi del mondo dell’arte – tanto quanto per i collezionisti di domani, o meglio per chiunque abbia voglia di avere un’opera originale nella propria casa.
Quale stile di opere si trova su Artoose?
Su Artoose si possono trovare opere di diverso stile e tipologia. Infatti, abbiamo più di una categoria da sfogliare sul sito: Pittura, Illustrazione, Stampa, Scultura e Fotografia. Ogni artista porta con sé il suo stile e la sua tecnica, questo è sicuramente uno degli aspetti che preferisco del nostro portale: c’è molta libertà e non è la visione di un unico curatore.
Cosa avete notato nel mercato dell’arte online nei mesi recenti? C’è interesse per le opere d’arte indipendente?
Abbiamo notato sicuramente un forte interesse da parte degli artisti di posizionarsi nel mercato online, infatti in soli quattro mesi abbiamo raggiunto settanta artisti. Inoltre, abbiamo notato un’attenzione legata all’arredamento: le persone non vogliono più arredare in maniera generica le proprie case e i propri spazi, ma vogliono portarsi a casa qualcosa di unico.
Avete progetti o collaborazioni in calendario? Piani offline?
Al momento abbiamo dei nuovi progetti in mente e speriamo che presto abbiano conferma nella realtà: abbiamo già attivato collaborazioni con alcuni architetti proprio per colmare quel bisogno di cui ti parlavo prima e per identificare al meglio come arredare gli spazi con opere d’arte originali. Allo stesso tempo stiamo pensando di aggiungere nuove funzionalità al sito, come ad esempio le aste, e in questa occasione ci piacerebbe realizzare eventi offline con gli artisti di Artoose.
Puoi nominare qualche artista da tenere d’occhio?
Su Artoose abbiamo tanti e diversi artisti di talento, come ad esempio Carlotta Testa o Marta Trucchi, entrambe molto giovani e con due stili differenti, ma che affascinano con il loro modo di rappresentare quello che vedono o sentono. Ogni mese, inoltre, selezioniamo un artista da tenere d’occhio, l’artista del mese di Dicembre è Lucia Schettino.
Hai consigli per artisti nuovi che cercano un modo per promuovere le loro opere?
Il mio consiglio è quello di non fermarsi ai classici orizzonti dell’arte contemporanea, ma di spaziare soprattutto nel mondo dell’online, che al momento è in forte crescita.
Glesni Trefor Williams