MEMORIA RESISTENTE: "NINNI" E "UNA NUOVA SCINTILLA" > Lunedì 26 gennaio 2015

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Kinodromo si unisce alle iniziative per la Giornata della Memoria, con la proiezione di due nuovi documentari sulla Resistenza in Emilia-Romagna ed uno speciale incontro con i registi dei film, insieme alle partigiane e ai testimoni protagonisti di una delle più importanti e drammatiche fasi della nostra Storia.

h 20.00 Free PopCorn_Hour partigiano

Incontro con i registi dei due documentari, con le partigiane Ormea Lupi e Lidia Bellodi protagoniste de “Una nuova scintilla” e con i testimoni della Resistenza in Emilia-Romagna. Racconti di vita vissuta trasmessi alle nuove generazioni, in occasione della Giornata della Memoria. Saranno presenti in sala con noi ad accoglierli anche i rappresentanti di Anpi Pratello, Serena Sorbini, e di Pratello R’esiste, Francesco Kaswalder.

h 21.15 Proiezioni

ninniNINNI di Sergio Marzocchi (ITA 2014 48’)

Il documentario nasce dall’incontro tra Sergio Marzocchi, Direttore di Produzione della Struttura Televisiva dell’Antoniano, e Lamberto Lambertini, un anziano signore 83enne che nell’arco di tempo di circa 20 anni a partire dal 1991, ha raccolto dichiarazioni e ricordi sulla strage di Marzabotto da parte dei superstiti, dei famigliari delle vittime (civili e religiose), e dei partigiani, spinto dal desiderio di ricostruire la storia di quanto accaduto al suo compagno di banco, Ninni, appunto, che perse la vita durante la strage.

Tutto il materiale, girato utilizzando una telecamera Video8, e dunque è stato visionato e scremato da Sergio e reso fruibile alle tecnologie moderne proprio grazie agli strumenti di digitalizzazione dell’Antoniano.

Un documento storico toccante, al quale la sensibile sapienza di Sergio ha aggiunto un trait d’union, il racconto di fronte ad una moderna telecamera da parte di Lamberto Lambertini, delle motivazioni profonde che l’hanno spinto alla sua ricerca attraverso la storia. “È stata questa la testimonianza che ha completato il senso dei 494contenuti del documentario”, ci ha spiegato Sergio, “c’era qualcosa che mancava, la sua visione della storia che fa quadrare il cerchio”.

La storia personale di Lamberto Lambertini si intreccia indissolubilmente con i tragici avvenimenti di Montesole e Bologna, l’insieme di stragi compiute dalle truppe nazi-fasciste in Italia tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944, nel territorio dei comuni di Marzabotto, Grizzana Morandi e Monzuno. In soli 7 giorni morirono oltre 790 civili, tra cui intere famiglie e moltissimi bambini. All’epoca Lamberto aveva circa 12 anni, si trovava nelle vicinanze di Vado e aveva ormai perso di vista gli amici di infanzia, tra cui Anselmo Tomesani – per gli amici “Ninni”- suo compagno di banco ai tempi della scuola.

001“Avevo acquistato una videocamera per seguire le corse ciclistiche” – racconta Lamberto – “e nel 1991 chiesi al sindaco di Marzabotto il permesso di poter ricostruire le storie delle persone legate all’Eccidio”. Vent’anni e trenta ore di girato sono il frutto della viscerale ricerca di Lamberto di dare memoria viva e presente ad uno dei più gravi crimini di guerra commessi contro la popolazione civile durante la seconda guerra mondiale.

Questa necessità ha incontrato la sensibilità di Sergio Marzocchi: “Io ho la fortuna di non fare parte della generazione dei superstiti” – afferma Sergio – “e video come questi sono importantissimi perché ci ricordano ogni giorno cosa può accadere se nel nostro percorso di vita ci allontaniamo dalla Pace”. Dalle circa 30 ore di girato ne è uscito un documentario di 48 minuti, molto intenso, per i quali sono serviti tre mesi di lavoro.

All’Antoniano dal 1993, quando era ancora il tempo di Mariele, Sergio Marzocchi oggi organizza la produzione: stila il piano di produzione, stabilisce gli orari e divide i compiti, accertandosi che tutto vada per il meglio.

10171706_618908931528828_1717177469021467220_nUNA NUOVA SCINTILLA di Rita Bertoncini | (ITA 2014 66′)

“Una Nuova scintilla”, lavoro in collaborazione con l’ANPI provinciale di Ferrara e con il Museo del Risorgimento e della Resistenza, prende origine dalla scoperta della regista di avere avuto un nonno partigiano, tipografo clandestino durante il biennio resistenziale. Uomo silenzioso e discreto, morto quando lei era molto piccola, il tipografo Senofonte Bertoncini, nome di battaglia “Sena”, dopo la Liberazione, fatto quello che aveva considerato un proprio dovere, non aveva più voluto parlarne, continuando semplicemente a fare il proprio lavoro di artigiano.
Arrestato prima del 25 luglio per l’appartenenza ad un vasto gruppo antifascista interpartitico ed interclassista con propaggini in tutta l’Emilia Romagna, che vedeva coinvolti comunisti, azionisti, socialisti, liberali e persino monarchici antifascisti, come il generale Cadorna, in seguito, già nel settembre ’43, aveva iniziato a svolgere attività partigiana nei gruppi che, in seguito, confluirono nella 35° Brigata Garibaldi. Dall’inverno del 1944 egli aveva collaborato con Spero Ghedini, commissario politico delle Brigate Garibaldi ferraresi, nella costituzione di una vera e propria tipografia clandestina.
indexLa curiosità, la volontà di conoscere quell’uomo, riapparso in una foto ritrovata, forse anche la ricerca delle radici, hanno permesso all’autrice di iniziare un viaggio alla ricerca dei testimoni di quel periodo complesso, drammatico, ma ricco anche di passione e di vitalità.
Il film, completato dopo un lungo lavoro di ricerca, di riflessione, di rivisitazione e ripresa dei materiali, alcuni dei quali conservati nel cittadino Museo del Risorgimento e della Resistenza, focalizza l’attenzione sul ruolo delle donne nella Resistenza e su quello che riuscirono a fare all’interno delle organizzazioni partigiane, nonostante molti uomini non le ritenessero capaci di tanto.
Fu grazie al loro coraggio, e anche sfruttando l’imperante pensiero maschilista che le voleva indistintamente fragili ed incapaci di atti valorosi, che le donne riuscirono a muoversi con un poco più di libertà, portando a termine imprese che, altrimenti, difficilmente avrebbero avuto successo.
Un occhio di riguardo ai giovani, destinatari principali del messaggio universale della Resistenza, quello della lotta per i diritti e per una società migliore, resi protagonisti e coinvolti nella rappresentazioni, attraverso letture tematiche, capaci di aprire loro la strada verso un mondo, quello degli antifascisti e dei resistenti, per loro spesso sconosciuto, che le immagini possono concretizzare e rendere vivo e per questo maggiormente fruibile.

BIOGRAFIA DI RITA BERTONCINI

ritabertoncini002Rita Bertoncini è nata il 10 marzo del 1973 a Ferrara, città presso la quale ha conseguito la Laurea in Lettere Classiche e il Master di II Livello in Manager dei Servizi Formativi. Per anni ha alternato il lavoro in ambito formativo presso scuole e aziende, all’attività culturale e sociale rivolta al mondo degli adolescenti, delle categorie svantaggiate e dei diversamente abili, attraverso la progettazione e la conduzione di laboratori di scrittura creativa, teatro, fotografia, video e la realizzazione di iniziative tendenti alla prevenzione del disagio e alla promozione dell’agio dei partecipanti in un’ottica di integrazione e di lavoro di comunità.
Ha pubblicato quattro sillogi di poesia e ottenuto segnalazioni e premi in diversi concorsi letterari (ad es. Quaderni di Lìnfera, Premio Amélie Nothomb). Dal 2002 utilizza la fotografia e il video come strumento di aggregazione giovanile: tuttora è impegnata in un lavoro di promozione dei progetti di prevenzione nelle scuole della Romagna per conto dell’Istituto Oncologico Romagnolo. Per sbarcare il lunario lavora come videomaker (video industriali e presentazioni aziendali, videoclip, spot, eventi, etc.), mentre per identità e credo lavora come documentarista, alternando la collaborazione su vari set (nei ruoli più disparati..) alla direzione di propri progetti.
Ad aprile 2014 ha concluso, in solitaria, un documentario sul periodo della Resistenza a Ferrara, dal titolo “Una nuova scintilla”.
Ha partecipato al progetto “La Grande Occasione 2014” promosso da Canon Italia con il documentario “A secret garden” sui giardini segreti di Ferrara.

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TRAILER “UNA NUOVA SCINTILLA”

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DOVE: Cinema Europa, via Pietralata 55/A, Bologna

QUANDO: Lunedì 26 gennaio 2015, apertura cinema ore 19.30, PopCorn_Hour ore 20.00 e proiezioni ore 21.15

COSTO: biglietto 4 euro con tessera Kinodromo (3 euro) e si può fare direttamente al Cinema Europa