Aiuto! Orde Barbare al Pratello – Una mail di Cosimo Terlizzi al Kinodromo

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Siamo lieti di pubblicare qui la mail che abbiamo ricevuto dal regista Cosimo Terlizzi, ospite alla serata inaugurale del Kinodromo con il suo documentario Aiuto! Orde barbare al Pratello.

Ringrazio personalmente il Kinodromo per aver ospitato il mio documentario all’interno della rassegna dedicata al Pratello presso l’Europa Cinema, ovvero l’ex mitico Cinema Lumière che tanto ha significato per noi tutti negli anni d’oro della famosa croce via Pietralata Pratello. La croce del cinema, dell’underground, della musica e del teatro ma anche delle grandi bevute collettive e delle manifestazioni politiche. Insomma delle battaglie culturali.

Ho presentato per la prima volta il mio documentario proprio nello stesso cinema, nell’ambito del festival Visioni italiane nel dicembre del 1996, proprio dove dopo 15 anni, voi di Kinodromo avete presentato il doc assieme ad altre due opere significative dello spirito della via “Paris, Dabar” di Fiore e “Prate TV”.

“Aiuto! Orde barbare al Pratello” è un documentario che ho realizzato nell’urgenza di lasciare una traccia dell’eccezionale situazione che stavo vivendo: abitavo nelle squats più famose d’Italia. Rappresenta il materiale raccolto da un giovanissimo ospite dell’ultimo anno che, con una grossa telecamera vhs posizionata sulla spalla, ha cominciato ad aprire le porte dei 12 appartamenti e ha scoperto 12 mondi con visioni e burroni diversi.

Era il 1996, un anno di grandi cambiamenti per la città di Bologna che stava prendendo la via dell’abbellimento. Si cominciava a sgomberare dal centro tutte le realtà autogestite, tutto ciò che potesse rappresentare un paradosso burocratico, per far trovare la città pronta e composta all’appuntamento del 2000, anno in cui aveva vinto la meritatissima dicitura “Capitale Europea della Cultura”.

Nessuno immaginava che questi ritocchi avrebbero portato la città ad uno stato di depressione durato poco più di un decennio e da cui si sta uscendo pian piano.

Ebbene in questo passaggio di ristrutturazione urbana, le case occupate dei civici 76 e 78 di via del Pratello, dopo 5 anni di vita esplosiva, in cui tutto è potuto succedere ed anche di più, hanno chiuso con un bilancio straordinariamente positivo in termini di sperimentazione culturale su più livelli di cui ancor oggi ne ascoltiamo l’eco.

Kinodromo è la prova che questa città risuscita sempre con vigore.

Mi auguro che il vostro intento prosegua con forza e determinazione per la promozione di quel cinema d’autore che in Italia trova pochi spazi di sopravvivenza e che le vostre scelte siano coraggiose proprio come coraggiose sono le testimonianze di chi ha vissuto quella “croce” come luogo altro e possibile.

 

Con affetto

Cosimo Terlizzi