Musica e marketing ai tempi del digitale > Intervista a Tonia Maffeo di Spreaker

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Musica e marketing ai tempi del digitale > Intervista a Tonia Maffeo di Spreaker

 

Per questo ultimo appuntamento con Musical LOFT, rassegna dedicata ai supporti musicali raccontati dai protagonisti, abbiamo intervistato Tonia Maffeo che sarà ospite, sabato 6 maggio, nel salotto a cura di Pierfrancesco Pacoda per parlare di digitale e far conoscere la sua esperienza lavorativa all’interno di Spreaker.

Spreaker oltretutto è anche partner della rassegna Musical LOFT.

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> Tonia da tanti anni lavori per Spreaker, un player diventato fondamentale nel mercato internazionale delle radio sul web e quindi di riflesso anche del panorama musicale. Dalla tua pagina di Facebook ho visto che hai parlato di streaming presso IlSole24ORE, che sei appena tornata dagli States e da Cuba. Tante le foto postate, sembri molto “social”, ci racconti un pò di te?

Lavoro da Spreaker da 7 anni, qualche mese dopo la nascita del progetto e da quel lontano 12 luglio del 2010 ne ho fatta tanta di strada, sia metaforicamente che non. Il mio rapporto con i social è un pò quello del racconto, lo faccio non solo per far godere quel lato egocentrico che c’è in ognuno di noi, ma anche perché credo che attraverso la condivisione si possa essere di esempio o di ispirazione in qualche modo. Si legge, si osserva, si impara, spesso anche a tenere le distanze da quello che non ci piace.

Io viaggio molto, per lavoro e per piacere, mi capita di raccontare di Spreaker in giro per il mondo e mentre lo faccio immortalo i momenti che voglio ricordare. A Cuba, ad esempio, ho riflettuto molto sulla velocità della vita, sul godere dei singoli momenti. “No hay que llorar” cantava Celia Cruz “que la vida es un carnaval” e in effetti c’è sempre un motivo per non farlo, è stato molto bello ricordarselo.

> Ti va di spiegarci banalmente che differenza c’è tra diretta e streaming e che vuol dire oggi giorno streaming.

Lo streaming è quella tecnologia che ti permette di usufruire di un contenuto, senza la necessità di doverlo scaricare né sul tuo PC né sul tuo dispositivo mobile. Banalmente ti permette di accedere a qualunque contenuto video o audio, live o on-demand, avendo a disposizione solo una connessione ad internet. La relazione è quindi tra un provider e un utente che si serve di un media player per ascoltare un podcast o guardare un video. Lo streaming può essere live o meno, quando è live è possibile paragonarlo a una diretta: c’è un contenuto che viene trasmesso in tempo reale, può poi essere on-demand, in questo secondo caso io utente usufruisco di un contenuto non in diretta e lo faccio appunto in streaming 🙂

Dove sta andando la musica?

Credo che la musica stia prendendo due direzioni complementari: da una parte ci sono i consumatori digitali, quelli che fruiscono e che sempre di più fruiranno della musica attraverso lo streaming; il continuo incremento del mercato mobile infatti darà sempre di più alternative a questo tipo di consumo che sta diventando molto popolare su distinte fasce di età.

Dall’altra, c’è ancora chi ama avere a disposizione un supporto fisico per cui il mercato dei CD o dei vinili, ad esempio, per i prossimi anni non credo andrà a svanire, anzi: i collezionisti e gli amanti del ricordo tangibile, continuano e continueranno ad esserci malgrado la presenza sempre più diffusa di soluzioni in streaming. In aggiunta avere un supporto fisico dà all’acquirente una soddisfazione maggiore rispetto a chi ha un account a pagamento su una piattaforma. E’ la possessione di un qualcosa che soddisfa il consumatore finale.

> Dal tuo punto di vista quali sono i mercati geografici più innovativi in termini di offerta e domanda?

Beh ovviamente prima su tutti direi gli Stati Uniti. Negli States il consumo on-demand e streaming è molto più diffuso rispetto all’Italia e questo non solo perché la popolazione è molto maggiore. Servizi come Pandora che ti permettono l’ascolto di musica in streaming sono arrivati molto prima che Spotify diventasse popolare in Italia e quindi il livello di consapevolezza rispetto a queste piattaforma è molto più elevato.

> Quali sono i servizi più richiesti/utilizzati su Spreaker?

Da Spreaker offriamo due tipi di esperienza: da una parte è possibile creare il tuo podcast o la tua radio, e  avere un’esperienza da produttore, dall’altra si può ascoltatore e quindi scoprire quelli che sono i contenuti che vengono creati sulla nostra piattaforma. Non c’è un servizio che viene preferito rispetto ad un altro, diciamo che chi crea è molto facile che ascolti mentre un ascoltatore, pur essendo un grande appassionato, non è detto che sia anche un produttore.

Il nostro business plan si è focalizzato per anni sulla produzione, ma da poco abbiamo abilitato anche l’opzione di inserire advertising audio in USA, per cui stiamo iniziando a monetizzare anche il lato ascolto.

> Qualche altro dato personale. Viaggi molto? Cosa ti piace del tuo lavoro?

Sì, viaggio abbastanza, ma non mi stanca, anzi, ed è una delle cose che più amo del mio lavoro. Ogni viaggio è una scoperta di me stessa, del mondo lavorativo che mi circonda, dei luoghi e delle culture in ambito business o meno. Avere a che fare con uno un utente statunitense è molto diverso rispetto all’approccio latino e questa è una cosa che ho imparato a fare negli anni e che mi affascina molto.

> A proposito di supporti musicali, quali usi, collezioni … feticismi e fissazioni…ricordi?

A casa ho un giradischi, è un regalo al quale tengo molto e da quando ce l’ho, in realtà solo tre anni, ho riscoperto l’amore per il vinile e sono anche andata a recuperare tutti i dischi di mia madre, 45 e 33 giri. Ho quindi questa piccola libreria in sala nella quale ci sono dischi che sanno di vecchio, nell’accezione più positiva del termine. Odorano di casa (Napoli), di ricordi, di anni 60, di balli rubati…quando li prendo in mano per ascoltarli mi faccio tante fantasie su quei tempi passati.

> Hai mai ricevuto una dichiarazione d’amore in streaming?

Non  ho mai ricevuto nessuna dichiarazione d’amore, se per dichiarazione immaginiamo un uomo che si dichiara apertamente con una chiara finalità di intenti! Ma se mai dovesse accadere preferirei una cosa un poco più tradizionale, una serenata sotto la finestra può andare bene, in pieno stile napoletano 🙂

> Dicci un po’ Tonia, ci sono contenuti d’amore su Spreaker?

Ce ne sono tanti, sia di sesso che di amore. L’amore è il centro delle nostre vite ed è anche uno dei contenuti più discussi sulla nostra piattaforma. Consigli su come migliorare una relazione, su come comportarsi al primo appuntamento, sulle regole per una coppia sana, ce n’è per tutti i gusti.

https://youtu.be/jwLmRdJDGI8

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Ringraziamo Tonia Maffeo per la sua disponibilità e ci diamo appuntamento per questo sabato 6 maggio – vi aspettiamo!

Intervista di Giuseppina Aloe