roBOt – Festival internazionale di musica elettronica ed arti digitali
propone un’elegante notte di sperimentazioni audiovisive
SHESTAYA, cine-concerto omaggio al regista Dziga Vertov di Matteo Bennici e una selezione tra i migliori corti sperimentali visti al festival.
In apertura dj set by Mighty Mau.
Serata a cura di Elisa Trento, Marcella Loconte e Federica Patti
Produzione tecnica: Gianmarco Rossetti
roBOt paths
Ore 19.30 PopCorn_Hour
Dj set by Mighty Mau
Claudia Mauti – Mighty Mau inizia l’attività di dj al Cassero di Bologna nel 1996. Di formazione indie-new wave ha seguito sempre attivamente la scena musicale non-mainstream ampliando i suoi orizzonti di riferimento di pari passo con l’estendersi delle commistioni tra musica cosiddetta alternativa e club culture. Frequentatrice assidua di concerti e festival internazionali, Mighty Mau negli anni ha partecipato ad eventi e serate in tutta Italia e all’estero (Berlino, Londra, Lisbona, Croazia) continuando la sua inarrestabile esplorazione musicale attraverso il programma radiofonico MIGHTY FM in onda su Radio Kairos, composto da monografie e puntate tematiche dall’approccio enciclopedico, didattico, autoreferenziale e autoironico.
Ore 21.00
SHESTAYA cine-concerto di Matteo Bennici, omaggio a Dziga Vertov
SHESTAYA è un omaggio al grande regista russo DZIGA VERTOV (1896-1954).
Ispirandosi all’implacabile cineocchio di Vertov e alla sua costante ricerca di una verità filmica, Matteo Bennici combina di beats, ambient, field recordings e improvvisazione in una suite contemporanea alla riscoperta di tre capolavori che, nati per la propaganda leninista, rapparesentano tuttora la genesi del documentario. Shestaya è un viaggio senza tempo tra i popoli, il lavoro, i volti e l’alienazione dell’Unione Sovietica degli anni ’20, in un vivo dialogo tra vecchie immagini e nuovi suoni.
CAPITOLO I – SINFONIA DEL DONBASS (Entuziazm: Simfoniya Donbassa) – 1931
CAPITOLO II – LA SESTA PARTE DEL MONDO (Shestaya Chast Mira) – 1926
CAPITOLO III – IL CINEOCCHIO (Kinoglaz) – 1924
Un viaggio nella cinematografia di Vertov attraverso tre capitoli tratti dai suoi film meno noti, proiettati nel loro montaggio originale e sonorizzati dal vivo con una nuova colonna sonora: vorticosi e meccanici beat, atmosfere oniriche e misteriose, su cui si solleva la voce poetica del violoncello. Un tributo contemporaneo al cinema di Vertov (ma anche all’arte del montaggio della moglie Yelisaveta Svilova), alla scoperta della loro incredibile storia di sperimentatori.
MATTEO BENNICI
Violoncellista, bassista, compositore e improvvisatore, fa attualmente parte dei progetti SQUARCICATRICI e MOTOCICLICA TELLACCI ma è stato membro anche di TSIGOTI, LUBUAKU, TRAUMFABRICK, QURA e collaborato con artisti di tutto il mondo. Ha suonato in festival internazionali come Terrastock e Sub Zero (usa), God Bless This Mess (slo), Magnolia Parade, Fabbrica Europa, Tagofest (ita) e molti altri e pubblicato per numerose label indipendenti come Esp-Disk ed Edgetone (usa), Phonocake (ger), Saravah (fra), Burp, Sgr Musiche e Wallace (ita). Dal 1998 si dedica al suono per le immagini, componendo colonne sonore e sound design originali per film, produzioni teatrali, spot, video-mapping e installazioni. Tra le altre, ha firmato le musiche per RACCONTO DI GUERRA di Mario Amura, vincitore del David di Donatello 2003.
A PROPOSITO DI DZIGA VERTOV
Durante gli anni ’20 Dziga Vertov (Denis Arkadevič Kaufman) e la sua troupe, che comprendeva anche il fratello (operatore) e la moglie Yelisaveta Svilova (montatrice), furono protagonisti dell’avanguardia cinematografica russa, realizzando molti cine-giornali per la propaganda leninista, ma firmando anche film straordinariamente innovativi come L’Uomo con la macchina da presa. La forte attitudine sperimentale e la tenace ricerca di una verità visiva determinarono però la rottura con l’enstablisment leninista: la visione di Vertov, da cui emergono forti la povertà, l’affanno e l’alienazione dei popoli russi, non era utile ad un regime che già comprendeva bene l’importanza dell’immagine nella gestione del potere. Tuattavia, al di là delle epoche e delle contraddizioni, i lavori di Vertov costituiscono tuttora le fondamenta del cinema moderno e del documentario, il primo cineocchio aperto sul pianeta umano.
Ore 22.15 Proiezioni
Future Past Perfect 1-4 by Carsten Nicolai (DE, 2009/2013, Tot. 22′)
Il mondo di Carsten Nicolai, alias Alva Noto, in quattro movimenti. La visione del caposcuola assoluto tedesco della creazione digitale trasposta (anche) in video. Tra suggestioni formali di incredibile potenza, forme di narrativa “incrementale”, indagini sui rapporti tra società e architettura, il fascino indiscreto e velenoso dei processi di automazione, da giocare magari in luoghi assai particolari come Tokyo. Quattro movimenti, quattro parti di un “Future Past Perfect” che riesce ad essere magia, ricerca e insinuante quotidianità.
MULTIMEDIA
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Energy Flow by Field (UK, 2013, 9’22”)
Tensioni fisiche. Sociali. Spirituali. Processi di vita reale che diventano sequenze di immagini digitali in movimento. Esperimenti pronti ad interrogare i limiti dei rapporti fra realtà aumen
tata e digital entertainment. Lo studio grafico Field, con il fondamentale aiuto del sound designer David Kamp, crea un piccolo gioiello fatto di strutture non lineari e linee molteplici ed ipnotiche, in un viaggio audiovisuale mai uguale a se stesso – muta infatti ogni volta che viene messo in moto. E che a roBOt viene presentato, eccezionalmente, nel suo “director’s cut”.
TRAILER
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Solipsist by Andrew Thomas Huang (US, 2012, 10’10”)
Un vero e proprio mondo dei sogni, immerso in colori e movimenti magici; ma anche l’assunto etico e filosofico che l’unico vero mondo reale è quello che si agita nei nostri pensieri, nella nostra immaginazione. Con incredibile talento visivo, Andrew Huang crea questo cortometraggio dalla dinamica sinuosa e dalla fortissima potenza poetica (lui, minimizzando: “Ho semplicemente voluto realizzare un progetto circa i vuoti tra le persone i modi in cui questi vuoti vengono riempiti”). Premio come miglior cortometraggio nell’edizione 2012 del festival Slamdance.
TRAILER
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Last but not least
roBOt supports Kinodromo
Kinodromo è tra i 40 progetti nazionali selezionati tra più di 600 proposte per il bando CheFare 2– premio per l’innovazione sociale nella cultura.
La fase delle votazioni online, aperta fino al 13 Marzo, premierà i primi 8 progetti che andranno a contendersi il premio finale di € 100.000.
CHE FARE ?
1) VOTA KINODROMO qui: www.che-fare.com/progetti-approvati/kinodromo/
2) CONFERMA il tuo voto cliccando nella mail di notifica che ti arriverà
3) FAI CIRCOLARE LA NOTIZIA postando un tuo commento sul voto con l’hasthtag #iostoconkinodromo
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DOVE: Kinodromo @ Europa Cinema, via Pietralata 55, Bologna
QUANDO: Lunedì 24 Febbraio 19.30 PopCorn_hour e proiezioni ore 21.00
COSTO: proiezioni 4 euro per i possessori della nuova tessera Kinodromo, che costa 3 euro e si può fare direttamente al cinema