Sezione Internazionale

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Sezione Internazionale

La SEZIONE INTERNAZIONALE del CLCFF è la terza e ultima tra le cinque sezioni del Festival a essere basata sui titoli ricevuti tramite la Ce l’ho Corto Calling, attiva sulla piattaforma FilmFreeway dal 12 giugno e al 9 settembre 2019. Tra i 125 corti ricevuti da registi e distribuzioni internazionali ne sono stati selezionati 10 con le seguenti caratteristiche: tempo massimo 20’, regista under o over30, low o high budget. 

4 tra le principali distribuzioni di cortometraggi attive in Italia hanno presentato la propria line-up.

La distribuzione torinese Lights On gestita da Flavio Armone, Salvo Cutaia e Greta Fornari è stata scelta in quanto rappresentante dei titoli Atarraya e Isle Of Capri, un corto fiction dal respiro documentaristico sulla promessa di una vita migliore in Europa e il racconto di un ritrovare e ritrovarsi insieme in un percorso sulla memoria condiviso da una nipote affettuosa e da una nonna malata di Alzheimer. Dal catalogo Zen Movie a cura di Giulio Mastromauro e Virginia Gherardini emergono gli imperdibili All These Creatures, corto australiano con focus sui rapporti familiari e la malattia mentale e Inanimate, animazione sulla percezione di se stessi e del proprio mondo. Elenfant Distribution di Adam Selo propone Scenario del duo artistico To Guys con atmosfere distopiche alla Black Mirror e Da Teletorre19 è tutto! del regista bolognese Vito Palmieri, storia sentimentale dell’unica televisione condominiale esistente. Premiere Film presenta invece Yousef: basta essere italiani sulla carta per evitare i pregiudizi? I 3 corti che chiudono la sezione sono Oranges, il quarto corto di Lud Monaco a essere presentato da Ce l’ho Corto – la regista di origini Brasiliane è stata uno dei primi ospiti internazionali della rassegna e non ha mai mancato di aggiornare il team sui suoi progetti – ; Passage, corto di animazione serbo sulle conseguenze della guerra indagate tramite diverse combinazioni di forme geometriche che danno vita a una molteplicità di situazioni; Úrs, che non mancherà di appagare un occhio cinefilo con il suo affascinante bianco e nero e dei momenti di metacinema.


All These Creatures di Charles Williams, Australia, 2018, 13′ 11”

Un adolescente cerca di fare i conti con i suoi ricordi legati al lento progredire della malattia mentale del padre, a una misteriosa infestazione e alle piccole creature che vivono dentro ciascuno di noi.

Charles Williams è cresciuto in una città di campagna nel nord Victoria e, ancora adolescente, ha vinto il premio per il miglior regista al Tropfest. Negli ultimi dieci anni i suoi acclamati film sono stati proiettati e premiati in alcuni dei festival cinematografici più prestigiosi del mondo


Inanimate di Lucia Bulgheroni, UK, 2018, 8′ 40”

Katherine ha una vita normale, un lavoro normale, un fidanzato normale e un appartamento normale. O almeno è quello che pensa fino al momento in cui tutto comincia a caderle letteralmente a pezzi!

Lucia Bulgheroni è una regista di animazione italiana. Mentre studia cinema all’Istituto Europeo di Design di Milano, Lucia inizia a esplorare l’animazione in stop motion e se ne innamora, scoprendo le potenzialità del mezzo. Dopo aver lavorato in pubblicità, mescolando regolarmente le tecniche di live action e stop motion, Lucia completa un Master in Regia di Animazione alla National Film & Television School di Londra.

 


Atarraya di Esteban García Garzón, Colombia, 2018, 15′

Maryuri, una giovane donna della periferia di Cartagena, abortisce. Alcune ore dopo riceve una chiamata per partecipare a una gara di ballo che le permetterebbe di andare in Europa. Deve decidere se mettere a rischio la propria vita o rimanere dove è nata per stare insieme al suo ragazzo pescatore.

Esteban García Garzón è sceneggiatore e regista di produzioni per il cinema e la televisione. Ha lavorato nell’ambito dei documentari, della fiction e degli spot commerciali.


Isle of Capri di Måns Berthas, Svezia, 2018, 5′

La nonna di Lina soffre di Alzheimer in uno stadio piuttosto avanzato. Per farle ricordare il suo passato, Lina la fa uscire dall’ospedale e la porta nella casa della sua infanzia che è rimasta abbandonata.

Måns Berthas è nato in una piccola città della Svezia. Isle of Capri è il suo quarto cortometraggio e dal 2019 sta lavorando alla sceneggiatura del suo primo lungometraggio. 


Oranges di Lud Monaco, Francia, 2019, 7′

Una giovane donna si tuffa nei ricordi condivisi con la sua ex ragazza, ricordando immagini e suoni. Mentre scrive della fine della relazione, la rivive intensamente fino a risalire al giorno in cui si sono incontrate. Inaspettatamente, raggiunge una risposta che non stava cercando.

Nata a San Paolo nel 1987, Lud Mônaco è una sceneggiatrice e regista brasiliana, il cui lavoro esplora l’universo femminile. Ha studiato cinema alla Barcelona Film School (ECIB) e il suo progetto di laurea è stato premiato come miglior cortometraggio al Festival di Lisbona ed Estoril.


Passage di Igor Coric, Serbia, 2019, 6′ 50”

Un ragazzo viene lasciato solo nel mezzo della guerra e della distruzione. Degli ultimi membri della sua tribù rimangono solo forme geometriche di base a causa del fuoco nemico. Preso dal sentimento di dispiacere e perdita, il ragazzo costruisce un totem con i loro resti. Armato di questa nuova struttura avanza verso un altro scontro.

Igor Coric è animatore, regista e autore. Da quando si è laureato in pittura alla Facoltà di Belle Arti di Belgrado ha creato oltre duecento cortometraggi animati proiettati e premiati in numerosi festival di animazione e cortometraggi in tutto il mondo.


Scenario di Alex Avella e Alessandro De Leo, Italia, 2018, 15′

All’alba di quella che appare come un’invasione aliena, assistiamo all’incontro tra Sophie, 29 anni, e un essere misterioso, umano nelle fattezze ma dalla provenienza sconosciuta. Una luce meravigliosa fuoriesce da una strana spaccatura nel cielo sopra le loro teste. Ricorda un’aurora boreale che si fonde con le nuvole come olio sull’acqua. Sophie decide di soccorrere l’uomo portandolo in quella che crediamo essere una casa. Una palafitta nera immersa in un bosco vicino alla costa. In un’atmosfera enigmatica e ambigua tra i due si instaura un rapporto di fiducia. Quando la minaccia di una caccia all’alieno irrompe nel racconto, i due svelano un grado di coscienza inaspettato che li porterà a fuggire non solo dai presunti cacciatori, ma dalla storia stessa.

Alex Avella e Alessandro De Leo si sono incontrati e diplomati nella Nuova Accademia delle Belle Arti di Milano. Hanno deciso di unire le forze e di lavorare in coppia. Raccontano storie in modo surreale utilizzando un tocco sognante e mostrano eventi surreali e inquietanti che creano un forte legame tra realtà, fantasia e desiderio.


Da Teletorre19 è tutto! di Vito Palmieri, Italia, 2019, 15′

A Bologna nel quartiere Pilastro c’è la prima e unica televisione condominiale d’Italia. 

Teletorre19: un microscopico network ideato dal pensionato Gabriele Grandi, che da diciassette anni crea e trasmette programmi di ogni genere, pensati e realizzati dai condomini esclusivamente per i condomini. Tuttavia, oggi Teletorre19 registra un preoccupante calo degli ascolti: Grandi e il suo carismatico erede Ciccolella, da bravi uomini di televisione, cercano di salvare con creatività la loro amata rete.

Vito Palmieri è nato a Bitonto (Bari) il 1 ottobre 1978. Nel 1998 si è trasferito a Bologna per studiare cinema all’Università di Bologna dove si è laureato in Filmologia nel 2004. Nel 2006 è stato premiato con oltre 50 premi dalla critica e dal pubblico per il suo cortometraggio Tana libera tutti (Everyone saved, 2006), interpretato solo da bambini. Questo cortometraggio è stato finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed è stato nominato per il David di Donatello.

Da Teletorre19 è tutto! è il suo settimo cortometraggio.


Úrs di Gaspard Audouin, Belgio, 2018, 19′ 52”

Durante un’audizione un giovane attore fissa la telecamera. Ricorda il suo insolito incontro della notte precedente. Un uomo di fronte a un supermercato, nel cuore della notte …

Gaspard è regista e sceneggiatore. Ha studiato regia allo IAD conseguendo un master nel 2017. Subito dopo il suo film di laurea ha diretto Úrs. Oggi continua a esplorare nuovi campi di espressione, mentre lavora a un documentario che combina cinema e teatro e a un mockumentary radiofonico.


 

Yousef di Mohamed Hossameldin, Italia, 2018, 14′

Yousef è un cuoco di successo, figlio di immigrati, cresciuto in Italia. Dopo una lunghissima attesa riesce a ottenere la cittadinanza italiana pochi giorni dopo l’attentato di Macerata. Le certezze di Yousef inizieranno a vacillare, fino a condurlo a una vera e propria crisi di identità quando si troverà di fronte ad una scelta che fino a poco prima sarebbe stata ovvia.

Mohamed Hossameldin è un regista italo-egiziano nato ad Alessandria d’Egitto nel 1983. Trasferitosi in Italia, dapprima lavora come operatore video per le emittenti Mediaset e Sky, per poi realizzare vari cortometraggi e documentari indipendenti. Attualmente sta scrivendo il suo primo lungometraggio.