Se il parcheggio diventa orto urbano o spazio yoga: We Build Our Future Now e la città

Se il parcheggio diventa orto urbano o spazio yoga: We Build Our Future Now e la città

È a partire da questi interrogativi che il gruppo We Build Our Future Now ha deciso di passare all’azione, impegnandosi dall’inizio della pandemia nel marzo 2020 in azioni di attivismo su piccola scala nella città di Bolzano. Dalla scrittura di una petizione, che propone cambiamenti infrastrutturali per la mobilità sostenibile in città, alla loro prima occupazione programmata di parcheggi, avvenuta nell’ottobre 2020. Questo gruppo informale di residenti è motivato ad agire in risposta alle mancanze della politica locale, che considera secondari i piani di mobilità sostenibile, lasciando che la responsabilità ricada sui residenti. Il gruppo mira a crescere, imparando da azioni su piccola scala portate avanti con successo in altre città ed educando i residenti di Bolzano attraverso una comunicazione inclusiva e aperta.

Di recente ho parlato con Jess Delves, membro attivo di Future Now, della nascita del progetto, delle difficoltà incontrate finora e dei loro piani per il futuro.

Come sei stata coinvolta?

Molto semplicemente, un amico mi ha invitato. Una delle nostre prossime sfide è coinvolgere più persone nell’organizzazione di Future Now e nelle nostre attività. Spingere per il cambiamento nelle aree dello spazio pubblico e della mobilità verde richiede davvero una massa critica di partecipazione per avere un impatto reale.

Com’è iniziato We Build Our Future Now?

Un gruppo di amici e residenti, stanchi di vedere la politica in materia di trasporto sostenibile e spazio pubblico muoversi a un ritmo così lento nella politica locale, ha quindi deciso di agire autonomamente. Bolzano è una città conservatrice. Spingere per un allontanamento dallo status quo sarà sempre una lotta in salita ed è improbabile che il cambiamento avvenga attraverso il consiglio comunale senza un considerevole rumore da parte dei residenti su questi temi: lo sviluppo di infrastrutture di trasporto verdi e la trasformazione dello spazio pubblico non sono in cima alle priorità dell’agenda del principale partito politico. Fortunatamente abbiamo anche una minoranza di consiglieri di centrosinistra che spingono sempre per un cambiamento positivo in queste aree.


Quali sono gli scopi e gli obiettivi del progetto?

Vogliamo dimostrare attraverso azioni positive che il nostro spazio pubblico potrebbe essere usato in modo diverso se venisse data meno importanza alle auto a favore dei mezzi di trasporto sostenibile e di forme ricreative per la cittadinanza. Uno degli ostacoli a questo tipo di cambiamento è la difficoltà nell’immaginare gli spazi urbani in maniera diversa da come sono ora. Se ciò che siamo abituati a vedere intorno a noi è vuoto asfalto e auto parcheggiate, è difficile arrivare a immaginare un uso diverso per una strada. In definitiva, vogliamo dare alle persone la possibilità di immaginare un nuovo aspetto per la città e un futuro più verde per Bolzano, in modo da raccogliere sostegno per spingere il governo locale a legiferare a favore di cambiamenti concreti in questa direzione.

Il vostro progetto è nato dal periodo di lockdown. La situazione della pandemia, oltre a spingervi a dar vita a Future Now, ha anche ostacolato in qualche modo il progetto?

Vogliamo che le nostre azioni ci portino in contatto con i residenti locali e il pubblico in generale, che è ovviamente impossibile durante il lockdown. Inoltre, come piccolo gruppo, la nostra portata sui social media è limitata, considerato anche che le persone sono costantemente bombardate dalla politica e dall’attivismo online. Per Future Now, è difficile farsi sentire in questo rumore. Abbiamo utilizzato il lockdown per pianificare eventi per il 2021. Continuiamo ad essere ispirati dalle storie di successo che leggiamo in altre città, che vengono da gruppi simili a noi che affrontano gli stessi problemi. Per esempio, il progetto Klimaentscheid Bayreuth, il cui obiettivo nel loro impegno nella lotta contro la crisi climatica è di spingere la loro città a diventare climaticamente neutra entro il 2030. A Londra il progetto Living Streets è impegnato con la loro missione per ottenere un ambiente più adatto per i camminatori e ispirare le persone a camminare di più.

Il vostro lavoro è prevalentemente incentrato su Bolzano, come pensi di coinvolgere chi non vive in città?

Abbiamo sicuramente bisogno di considerare le esigenze dei residenti che vivono nelle periferie e che si spostano verso la città a lavorare, perché sono alcuni degli utenti primari dei veicoli privati e dei mezzi pubblici in città. Future Now è un gruppo piccolo, non abbiamo ancora raggiunto chi vive fuori città, ma in futuro vorremmo coinvolgere residenti e decisori nei comuni che circondano Bolzano per sviluppare insieme nuove idee per sistemi di trasporto più verdi.

Quanto sono disposte  le persone a spostare il loro attivismo da online alla realtà?

Come gruppo abbiamo iniziato con l’obiettivo di fare azioni fisiche in presenza, siccome l’emergenza sanitaria ci ha obbligato di mantenere una distanza sociale e usare principalmente il digitale. Quindi non abbiamo mai avuto l’intenzione di puntare sull’attivismo online e non l’abbiamo fatto. Ma penso che questo sia, nel bene o nel male, una parte importante delle riunioni e per farsi conoscere dal pubblico e dai responsabili delle decisioni locali.


Avete avuto difficoltà a trovare persone che siano disposte a partecipare in modo attivo?

Attraverso la rete di amici e conoscenti degli attivisti si è creato interesse a partecipare alle prossime azioni, è bello creare eventi di successo con una buona affluenza. Tuttavia abbiamo anche bisogno di convincere le persone che non sono così aperte alle nostre proposte su come riorganizzare lo spazio nella nostra città. Questa è la vera sfida dell’attivismo, portare quelle persone dalla nostra parte. Non abbiamo ricevuto alcun feedback negativo da residenti o passanti durante il nostro pilota del Parkplatz-party (occupazione di un parcheggio della città), e questo ci dà ottimismo per il successo delle nostre azioni future.

Eventi previsti per il futuro?  

Avevamo quattro Parkplatz-parties pianificati per il 2021, che tuttavia non sono andati avanti come sperato. 

Abbiamo incontrato ostacoli con i piani di Parkplatz-party, principalmente perché abbiamo avuto difficoltà con il consiglio che non è aperto a progetti come il nostro. Al momento il focus è sull’economia, un argomento che è stato rafforzato dall’emergenza Covid-19. Nel senso che la ripartenza economica è il primo obiettivo, e quindi gli obiettivi di sostenibilità o i progetti che promuovono la qualità della vita sono frivoli e scendono in fondo della lista delle priorità. Questi progetti hanno bisogno di un ambiente politico favorevole: in una città con un consiglio di destra diventa una lotta in salita. Se in altre città forse l’emergenza Covid-19 è stato un punto di svolta per ispirare un cambiamento, a Bolzano sembra che abbia rafforzato lo status quo. 

Il nostro ultimo progetto è la trasformazione di una sezione di un grande parcheggio esterno in un’area di verde pubblico. Trovato alla periferia della città in un’area con pochissimo spazio verde ma tante case e un enorme parcheggio, sempre per lo più vuoto. In estate viene utilizzato dall’associazione dei residenti per eventi all’aperto. Proponiamo la riqualificazione dello spazio attraverso un processo partecipativo con i residenti. Abbiamo l’appoggio del partito di centrosinistra, Team K, che lo proporrà con una mozione in Consiglio comunale.

Infine esiste un grande fienile storico vicino al centro della città che doveva essere trasformato in uno spazio sociale e culturale, ma è stato recentemente annunciato che verrà abbattuto per costruire appartamenti di lusso. Sosteniamo la campagna per salvarlo. Questo è un altro esempio ancora di un ambiente politico di destra che dà la priorità agli investimenti privati invece che agli spazi pubblici, eliminando lentamente gli spazi per la creatività, lo scambio… praticamente tutto ciò che potrebbe essere potenzialmente sovversivo.

Glesni Trefor Williams